EZIO TORMENA | Intervista


1. Cosa vuol dire per te fare parte del progetto Arditi d'Oro?
Significa un grande onore e una grande soddisfazione aver avuto modo di “lavorare” assieme ad alcuni dei maggiori esperti ed appassionati della Grande Guerra e in particolare degli Arditi.

2. Raccontare la vita, le imprese e i sacrifici di ragazzi che hanno combattuto e in alcuni casi dato la vita è un onore, ma anche un onere. Come hai vissuto questa impresa ardita? 
Inizialmente ero dubbioso circa la mia capacità di poter scrivere in maniera romanzata le vicende della medaglia d’oro Arduino Polla, poi pian piano iniziando a scrivere la cosa ha cominciato ad entusiasmarmi sempre di più.

3. Raccontaci della scelta/e dell'ardito/i di cui hai narrato le gesta. Come mai proprio lui/loro? 
Io ho scelto di narrare le vicende di Arduino Polla, ardito delle fiamme verdi. Ho scelto lui perché l’hanno scorso come coautore ho pubblicato il libro “La Battaglia di Vidor nella Grande Guerra”, che descrive la prima battaglia d’arresto dell’esercito italiano sul Piave dopo Caporetto. Tra i tanti soldati e decorati che presero parte ai combattimenti quel 10 novembre c’era anche Arduino Polla. Naturale che scegliessi proprio lui!

4. Parliamo delle scelte narrative e stilistiche che hai adottato. Ci hai ragionato molto? Cosa ti ha portato a scegliere? 
Era per me la prima volta che mi avventuravo nella scrittura di un (seppur breve) romanzo storico. Prima di mettermi alla tastiera ho iniziato a ragionare e ad immaginarmi nella mia testa come potevo scrivere, ragionando su vari stili narrativi. Alla fine ho scelto di narrare le gesta di Polla in prima persona, cercando di far immedesimare il lettore nelle sue vicende.

5. In questi ultimi anni stanno uscendo davvero tanti libri sulla Grande Guerra e anche sugli Arditi. Supponiamo si debba scegliere... perché leggere Arditi d'Oro e non qualcos'altro?
Il centenario ha visto dare alle stampe moltissimi testi che affrontano il tema della Grande Guerra. Purtroppo in tanti casi le pubblicazioni si sono rivelate solamente un qualcosa di già letto, e solo in alcuni casi si sono potuti apprezzare lavori che esploravano e analizzavano aspetti poco noti o sconosciuti. Arditi d’Oro affronta per la prima volta le vicende delle 20 medaglie d’oro dei reparti d’assalto, e lo fa utilizzando uno stile (quello del romanzo storico) adatto a tutti, addetti ai lavori e non.

6. E a proposito di libri, consigliaci un libro sulla Grande Guerra che dovremmo leggere a tutti i costi e perché (a parte Arditi d'Oro ovviamente).
Bè io consiglierei di cercare quei libri che parlano delle vicende della Grande Guerra sul nostro territorio e le memorie o i diari dei soldati di cento anni fa. Quest’anno ho scritto un libro “La Battaglia di Vittorio Veneto, da Pederobba a Monte Cesen” edito da Gaspari Editore in cui ho voluto appunto raccontare un combattimento poco noto della Battaglia di Vittorio Veneto dando appunto voce ai protagonisti di quei giorni. Ma ci sono molti altri libri che consiglierei di leggere come 1918 Monte Grappa diario di Guerra di un ragazzo del ‘99, L’altra Caporetto, “La Battaglia di Revine Lago e la conquista del Passo di San Boldo”.

7. Che cosa ti aspetti da Arditi d'Oro? Come verrà accolto secondo te dai lettori? Il pubblico dei lettori di libri a tema storico è particolarmente esigente... dici che verrà promosso o verrà eletto a nuova Cazzullata di fine 2018?
Dal libro mi aspetto possa coinvolgere e raggiungere chi ancora non conosce bene gli arditi e le loro imprese. Sono sicuro che il libro verrà accolto in maniera positiva dai lettori, e le recensioni a pieni voti che fino al momento sono giunte stanno a testimoniare proprio questo.

8. Questo libro potrebbe avvicinare i ragazzi più giovani agli arditi oppure pensi che la Grande Guerra sia materia vietata per gli under 30?
Difficile poter rispondere a questa domanda. Alcuni dati indicano come gli adolescenti siano quelli che leggono di più in Italia, con percentuali che vanno calando con l’aumentare dell’età. Il difficile è riuscire a far in modo che un libro che parla di “storia” riesca ad entrare nel loro mondo. Chissà, forse “Arditi d’Oro” scritto in maniera di romanzo storico ci può riuscire. Voglio essere fiducioso, e credere che questo libro riesca pian piano a far avvicinare i ragazzi agli arditi e alla storia.

9. Il 2019 si avvicina... avremo modo di vederti ancora all'opera con carta e penna (o mouse e tastiera)? Cosa bolle in pentola? 
Vengo da due anni “impegnativi”. La passione mi ha portato a scrivere nel 2017 “La Battaglia di Vidor nella Grande Guerra” e La Battaglia di Vittorio Veneto da Pederobba a Monte Cesen quest’anno. Questa passione continuerà a tenermi impegnato sicuramente anche nel 2019, cercando aneddoti e vicende della Grande Guerra nel mio territorio. Se pubblicherò qualcos'altro? Chissà……


NOTA BIOGRAFICA
Nato a Valdobbiadene (Treviso) nel 1981. Appassionato della Grande Guerra ed in particolare delle vicende in ambito locale. Ha partecipato in questi ultimi anni a presentazioni e ha collaborato in alcune manifestazioni. Nel 2017 in qualità di coautore ha scritto il suo primo libro "La Battaglia di Vidor nella Grande Guerra - Ricorrenza del Centenario", che tratta della prima battaglia difensiva dell’esercito italiano lungo il Piave nel novembre 1917. Nel 2018 ha pubblicato il suo nuovo libro "La Battaglia di Vittorio Veneto da Pederobba a Monte Cesen. Le imprese degli alpini e dei fanti", che analizza il passaggio del Piave a Pederobba e la successiva avanzata verso Valdobbiadene e le sue alture nell’ottobre 1918.

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