FRANCESCO COTTI | Intervista


1. Ciao Francesco, benvenuto (finalmente) su FUNEDIVINCOLO! Facciamo finta che nessuno ti conosca, quindi ti chiedo di presentarti ai lettori del blog, ma attenzione ti do una regola: non potrai usare le parole "Tom Clancy" e "Techno-Thriller", e dovrai usare almeno due volte la parola "Tom Cruise". Accetti la sfida o ti tiri indietro?
Ciao! Giammai! Io sono come un personaggio di un film con protagonista TOM CRUISE: non mi tiro mai indietro davanti una sfida! Chi sono? Un padre di famiglia, un sistemista Microsoft, un artista marziale e infine un una persona con un hobby remunerato che è quello della scrittura di romanzi d’azione militare a forte contenuto tecnico. Posso dire che uno dei personaggi ricorrenti dei miei libri viene descritto come somigliante a TOM CRUISE quando recita in Minority Report. Sfida conclusa. Cosa ho vinto?

Solamente il mio rispetto, ma spero che ti basti!

2. Come probabilmente avrai notato, questo è il primo post del blog dopo oltre un anno di silenzio. Cosa mi ha spinto a pubblicare di nuovo e a contattarti? Te lo dico subito: in questi mesi di COVID-19 ti ho visto particolarmente caldo e pieno di novità incredibili. Ne voglio sapere di più. Partiamo da The_Pr3pp3r (qui la pagina Facebook), il tuo romanzo che probabilmente non vedrà mai la luce... perdonami, ma non è che hai portato un po' di sfiga? Parlacene dai, così tutti capiscono...
Di tutte le domande che potevano farmi… Nel 2016 mi viene in mente questo scenario: se un virus mutasse e diventasse pandemico con caratteristiche di estrema contagiosità con meccanismi di trasmissione tipo influenza, relativa bassa mortalità, ma enorme morbilità, cosa accadrebbe alla nostra fragile società? Ci sarebbero dei problemi. Da “sempre” esiste un network di persone (ciò che sto per dire è vero) che si stanno organizzando per affrontare questi tipi di scenari. Come? Rendendosi indipendenti con scorte di cibo, armi e vari ausili tecnologici. Sono i cosiddetti Preppers. Ovviamente in Italia sono leggermente meno organizzati rispetto a quelli americani, dove questo “movimento culturale” è nato, figlio della Guerra Fredda. Quindi quattro anni fa inizio a frequentare sia virologi (di cui uno impegnato in prima linea nell'emergenza COVID-19), a leggere qualche decina di libri di virologia e a intervistare dei Preppers nostrani. La trama del romanzo è stata tutta sviluppata e due anni fa, col centenario della “Spagnola”, ho pubblicato le prime 80 pagine demo (disponibili qui). Poi ho fatto altre scelte editoriali. Se mi sto mangiando le dita per l’occasione sprecata? No. Avevo previsto nel romanzo solo al 60% quello che è accaduto davvero, certe cose hanno spiazzato anche me, specie la pessima e disorganizzata risposta internazionale alla pandemia. La realtà supera sempre la fantasia. In peggio.

3. Sempre a proposito del tema pandemia, come vedi l'italia e il mondo ad agosto 2020? E a dicembre? Questa nuova realtà di cui si parla tanto scomparirà in un battito di ciglia oppure "is here to stay"?
Il comportamento di questo COVID-19 è in buona parte sovrapponibile al suo cugino di primo grado SARS del 2003 (tranne solo la questione dei “asintomatici contagiosi”). Ci sono parecchi libri di qualche anno fa che spiegano perfettamente quello che nelle ultime settimane tanti virologi da televisione hanno fatto tanta fatica a far capire alla gente (evidentemente tutta gente non avvezza alla lettura). L’estate sarà relativamente tranquilla, qualche focolaio qua e là, e tutti in mascherina. A dicembre, dato che il Decreto di Emergenza è stato prorogato al Gennaio 2021, ci sarà ancora questo governo. A dicembre 2020 il Presidente del Consiglio implorerà a reti unificate di NON festeggiare il Natale, di NON andare in settimana bianca, di NON festeggiare l’Ultimo dell’anno. Nel senso: non festeggiatelo con altri oltre il vostro nucleo di conviventi. Questo perché ogni anno durante queste festività c’è il famoso picco epidemico di qualsiasi malattia conosciuta: influenza stagionale, rotavirus (gastroenterite acuta), malattie esantemiche… Fino ad adesso alla maggior parte delle persone era tutto un gran “ma a me cosa me ne frega a me?”. Senza un vaccino per COVID-19 non possiamo più permetterci certe “festività”. Il COVID-19 è “arrivato” tra noi ed è qui per restarci, esattamente come la SARS e a la MERS e tante altre malattie dal nome impronunciabile, ma pronte a diffondersi tra noi. Spero vivamente di sbagliarmi. Se ci ho preso, invece, non voglio responsabilità, sappiatelo.

4. Recentemente hai anche iniziato a pubblicare molto più di frequente una serie di video molto molto tecnici. Sei partito da Top Gun (qui la prima puntata sul Cobra di Pugachev) per arrivare all'operazione Nimrod del SAS (qui la prima puntata). Che riscontro hanno i tuoi video? Ne farai altri? Vuoi spoilerare qualche topic futuro?
Mi diverto a fare i video! Ho un ottimo riscontro dal pubblico. Sostanzialmente sono l’unico (al momento) che in italiano affronta certi argomenti tecnici in maniera così dettagliata. Sì, in futuro ne farò altri. Più o meno saranno su questi topic: analisi di famose missioni, tecnologie della difesa…

5. Arriviamo ora a "Protocollo Granata", romanzo in uscita a breve e scritto a 4 mani con Alessandro Cirillo. Avete già fatto una pagina Facebook e due video introduttivi che spiegano per bene questo vostro "matrimonio" artistico ed il background del libro. Riesci a darci uno spolierone per i soli lettori del blog?
Romanzone ambientato nel Sahel. Mercenari, predoni senza scrupoli, forze speciali e molto molto action. Detta così sembriamo ricadere nelle ipersemplificazioni di trama di una nota collana di romanzi da ombrellone che mette in copertina solo donne svestite che imbracciano fuciloni freudiani in improbabili posture di tiro. In questo romanzo mio e di Cirillo siamo certamente “action”, ma anche molto tecnici e geopoliticamente corretti nella descrizione degli eventi. Comunque, sottolineo: action, action, action.

6. Cosa dobbiamo aspettarci di diverso rispetto ai tuoi romanzi passati? Come ha influito la presenza di un altro autore sul tuo stile di scrittura? Hai dovuto cambiare metodologia di lavoro immagino...
Scrivere un romanzo a quattro mani è divertente e dà soddisfazione se hai la fortuna di incontrare un ragazzo talentuoso come Cirillo. Lui è un ragioniere (anche se è Capotreno nella vita): è lui che organizzava il lavoro e coordinava gli incastri dei capitoli. Io scrivevo le mie parti concordate preventivamente. E’ nata una bella amicizia ed è uscito un bel libro, secondo me.

7. Tutti i tuoi libri sono stati autoprodotti tramite Amazon in maniera molto genuina, badando molto alla sostanza e poco al business (mi azzardo a dire, ma correggimi e perdonami se sbaglio). Hai mai pensato di farti pubblicare qualcosa in maniera ufficiale? Pensi che sia difficile farsi pubblicare un libro a tematica militare oggigiorno, anche dopo la "rivoluzione" del Comandante Alfa? Ma soprattutto pensi sia fondamentale trovare un editore considerando tutti mezzi online che ci sono oggi per l'autopromozione?
Oggigiorno le case editrici sono in declino completo, totale, assoluto. Incapaci di intercettare i gusti del pubblico, inseguono gli Youtuber famosi per fare liquidità in “libri meteore”. L’efficace e puntuale Modello Amazon, invece, ha distrutto quelle librerie che non hanno saputo cambiare modello di business. Come funziona con una casa editrice oggi? Ti fanno un contratto, poi loro si interfacciano con Amazon per fare il formato Kindle della tua opera e arrangiano la distribuzione cartacea. In questo modo mediano i proventi delle vendite in maniera “opaca”. Alzi la mano un autore che è stato pubblicato con una casa editrice qualsiasi che è in grado di sapere con trasparenza in qualsiasi istante quante copie ha venduto. Niente mani alzate! (conosco personalmente parecchi autori, anche “famosi”). Pubblicarsi con Amazon significa invece avere i proventi di vendita “non mediati” e di sapere in qualsiasi istante il trend di vendita. Certo, bisogna essere un po’ “imprenditori” per farlo, ma si guadagna circa il 30% in più che passare da una casa editrice. Vantaggi residui, nel 2020, di farsi pubblicare da una casa editrice? Se è “famosa” qualcuno farà una revisione delle bozze decente del tuo scritto. La distribuzione nelle poche librerie fisiche rimaste è più capillare (cosa irrilevante ai tempi del COVID-19 dove TUTTI ora leggono Ebook) e un minimo di prestigio personale (che non porta €, però). Negli anni sono stato avvicinato da varie case editrici, nella maggioranza microscopiche e una “famosa “ di Milano. Tutte mi hanno proposto contratti insoddisfacenti dal punto di vista economico. Si guadagna molto di più come autore indipendente. Non è bello da dire, ma è così. Per contro, come autore indipendente, soffri della sindrome della “bozza non ben corretta”. Ma ho notato che negli ultimi anni si è abbassata terribilmente la qualità dell’editing anche nei “colossi dell’editoria”. Quindi, ora come ora, pubblicare è: “the survival of the fittest”. Lo so che è un ragionamento che dà fastidio. L’armata dei “dilettanti” erode il mercato dei “colossi”. Ma solo una riflessione: quanti canali YouTube di personaggi non professionisti hanno più spettatori (e generano più business pubblicitario) di un qualsiasi canale TV tematico tradizionale? Perché tanto accento sui soldi? Domanda: voi su cosa mettete l’accento quando dedicate centinaia di ore all'anno per creare qualcosa onestamente? La “gloria” fa piacere. Ma io sono un informatico: sono una persona concreta. Se investo X tempo, vorrei in cambio Y soldi.

8. E ora arriviamo - lo ammetto - all'argomento che più mi coinvolge: Caimano 69 - Sabbia e Polvere, ovvero la prima autobiografia ufficiale di un incursore della Marina Militare (GOI - COMSUBIN). Quando ho intercettato la notizia non ci credevo. Finalmente anche i nostri incursori escono allo scoperto! Che ruolo hai in questo libro? Quando esce? Chi è l'editore? Insomma partiamo soft con le info di rito, poi partiamo con le domande un pochino più "hot".
Il mio ruolo è stato quello di revisore tecnico dell’opera. Il libro è stato scritto totalmente (e in maniera sorprendentemente “liscia”) da Mario, Incursore del GOI dal 2000. Nel dettaglio io ho curato tutte gli scontri a fuoco descritti per uniformarli in uno stile dinamico e gradevole per il lettore di oggi. Non ho “drammatizzato” o censurato nulla. Ma c’è modo e modo per raccontare esattamente lo stesso evento. Un modo può essere “asettico”, e un altro più coinvolgente/emozionante, senza intaccare la verità dei fatti. Questo è stato il mio ruolo. Attualmente gli editori più famosi NON valutano più manoscritti. O si è già famosi, o non ti pubblicano. E’ così da tre anni. Appena questo libro sarà pubblicato, troverà immediatamente un editore, perché prevedo che i numeri di vendita saranno importanti. Il libro uscirà il 2 Giugno 2020 in formato Kindle e in formato cartaceo.

9. Dopo il Comandante Alfa (che oramai ha fatto più libri della saga di Harry Potter), anche qualche altro ex operatore italiano ha deciso di uscire allo scoperto. Mi vengono in mente Corrado Corradi, Armando Micheli e Claudio Spinelli (tutti ex-Col Moschin). Sono usciti tutti con delle piccole autobiografie, veloci, oneste, sincere... direi immediate e senza fronzoli. Mario Chima invece pubblica un libro da 500 pagine. Immagino ci saranno delle differenze fondamentali fra questo e gli altri libri, sbaglio? Riesci a darci qualche anticipazione?
Mario Chima aveva in mente da anni di scrivere la sua esperienza con la TF45, soprattutto per parlare dei suoi colleghi. Non è un libro “egoista”, è un libro che parla di “Fratelli in armi”. Niente anticipazioni (Molto action! Molto action!)

10. Non sono un esperto, però penso che buona parte del successo (direi oggettivo) del Comandante Alfa sia stato reso possibile da 2 fattori: il primo è l'impronta che è stata data ai suoi libri, poco maschia e molto più "Susanna Tamaro" (mi perdonerà spero il Comandante). La seconda è che la filosofia del GIS ben si sposa con il poco avvezzo pubblico italiano a questo tipo di letture. La banalizzo: il GIS non uccide, assicura i criminali alla giustizia. L'approccio di altre forze speciali posso presumere sia differente (non l'opposto, ma semplicemente diverso). Come affronta queste tematiche Mario Chima nella sua opera prima? Dà spazio alla crudezza del proprio lavoro o indora la pillola con spruzzi di Sveva Casati Modignani qua e là?
Il Comandante Alfa ha sempre utilizzato autori differenti per i suoi libri. Il primo, Cuore di Rondine, come spiegato alla fine del libro, è stato scritto da una donna. Scelta che a suo tempo ho apprezzato anch'io. Poi ha cambiato autori, successivamente. Il libro di Mario è molto concreto nelle spiegazioni, ma ci sono anche capitoli di grande introspezione. In quasi seicento pagine hai spazio per tutto. Però, tra un po’, usciranno sue interviste. Non voglio anticipare risposte che darà lui.

11. Nel pubblicare i tuoi libri hai sempre avuto il benestare ufficiale di operatori in servizio e anche dei reparti stessi. Oggi un operatore del GOI ti ha chiesto di mettere il tuo nome assieme al suo nella sua autobiografia ufficiale. Sono tutti attestati di stima particolarmente importanti, ma anche onerosi da onorare. Presumo ci sia un po' di ansia da prestazione da parte tua nella gestione del tuo "personal branding", giusto? Ancora meno di altri scrittori puoi permetterti di fare passi falsi nella promozione, nelle dichiarazioni e quant'altro. Ti pesa molto o mi sono semplicemente fatto un film io?
Sei un ottimo sceneggiatore di film! Ovviamente sono onorato di poter collaborare a certi progetti, come anche di aver interagito nel passato con vari Enti e operatori per creare i miei libri. Consigli per i miei vari epigoni: contattate SEMPRE i canali ufficiali. Dite sempre la verità. Abbiate pazienza. Non è difficile avere la collaborazione degli Enti Militari se esponete buone idee, ma è FACILISSIMO sputtanarsi se anche solo dite mezza parola sbagliata, alla persona sbagliata, nel momento sbagliato. Dimostrare sempre e comunque rispetto per chi vi dedica tempo per il vostro progetto (che hanno di meglio da fare).

12. Ma soprattutto... dato che penso tu abbia risposto di "sì" alla domanda qui sopra: cosa ci fai quindi su questo blog? Non voglio essere ritenuto responsabile in alcun modo della reputazione del tuo "personal brand".
Mi sto divertendo come un matto a trollarti. :-D

13. Un libro abortito, due libri in uscita, una serie di video... e poi cos'altro? So che stai lavorando nuovamente al mondo "Collera dal Mare" chiamiamolo così. Cosa bolle in pentola e quando vedrà la luce questa nuova creatura?
Sì, sto seguendo lo sviluppo del seguito di RUN HIDE TELL. Questa volta mi sono avvalso della gentile collaborazione dell’Aeronautica Militare. Torneranno Majano, Mora e GIUSEPPE GRECO (quanto mi manca questo personaggio!).

14. Cambiamo un po' argomento e spostiamoci sulle serie TV. Cosa ne pensi di SEAL Team? L'hai visto? Lo reputi una ricostruzione valida della vita di un operatore? Hai qualche altra serie TV o film da consigliare?
SEAL TEAM è proprio fatto bene. Period. Al contrario del suo "fratellino speciale" SIX. Guardo pochissimo le serie TV (devo leggere/scrivere). Mi sono concesso solo Altered Carbon (lo sapevi che sono un grande fan del Cyberpunk?). Ma quando voglio davvero godermi qualcosa mi guardo The Good Doctor in originale.

15. Qual è la tua TOP 3 di libri a tema militare? Per ogni libro fammi una recensione lampo - non più di 10 parole - vai!
Clear & Present Danger -Tom Clancy: Il romanzo militare che più mi ha colpito in adolescenza. Leggetelo e basta.
The Operator – Robert O’Neil: l’unica ricostruzione decente, a mio avviso, di Neptune Spear. Più godibile come stile di Mark Owen /Bisonnettes
The One That Got Away – Colin Armstrong/Chris Ryan: sarà pieno di esagerazioni, ma quando lo leggi sei anche tu in fuga nel deserto iracheno e soffri con lui

16. Secondo te ha ancora senso fare recensioni (di libri, dischi o film)? Tu solitamente - prima di comprare un libro - leggi qualche recensione oppure semplicemente lo compri e via? Insomma, il mio blog ha un senso di esistere?
Compro e via, ma i blog indipendenti sono il sale della vita per avere un’opinione diversa e motivata. Per contro, le opinioni scritte su Amazon spesso le ignoro.

17. Lascio a te questo spazio finale, utilizzalo come meglio credi. Io ti ringrazio per il tempo concesso e non vedo l'ora di leggere le tue prossime fatiche! Ciao Francesco!
Non sono un vandalo. Lascio questa riga vuota. Diamine! L’ho appena riempita!?!?

18. Anzi, dato che il 17 porta sfiga, ti faccio la diciottesima domanda: fammi tu una domanda e io ti rispondo. Ovviamente usando la parola "Tom Cruise".
Vorrei avere i soldi di Tom Cruise per andare sulla ISS a fare il buffone. E tu?

A me piacerebbe essere stato Tom Cruise in Eyes Wide Shut... abbiamo priorità diverse, mettiamola così :D

Il sito di Francesco Cotti: http://www.francescocotti.it/ ... e fallo in HTTPS sto sito Francè
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